Ecco come si
presenterà Piazza San Francesco dopo il restyling avviato dal Comune:
Alberi e macchie di verde disseminati in spazi storicamente
definiti senza verde, sedute ( questa volta, al posto dei cubi, parallelepedi a
forma di bare, analoghe a quelle di San Martino), liste pavimentali che non
tengono conto del contesto e di cui non si ravvisa il significato in funzione
della facciata gotica dell’edificio.
Non era meglio, e soprattutto meno costoso per i cittadini,
limitarsi a ridurre i parcheggi, rifare i marciapiedi, posare le pavimentazioni
e provvedere ad una adeguata illuminazione, senza stazionare sedute esposte al
rischio di vandalismi e inventarsi giardinetti mai prima esistiti?
Gli interventi nella città storica, non ci stancheremo mai di
dirlo, richiedono cautela e rispetto, parco uso di elementi aggiunti, progetti
funzionali ma correlati alla specificità dei contesti di riferimento, uso di
materiali confacenti e soprattutto considerazione per le situazioni
preesistenti.
Ancora una volta si esagera in arredi, del tutto inidonei e
non strettamente necessari, con moduli bocciati dalle esperienze passate, veicolo
di vandalismi.
Le piazze non sono “vuoti” da riempire, come dichiarato
dall’Amministrazione Comunale, per assecondare ipotetici quanto imprecisati
bisogni dei cittadini, nonché la vocazione turistica della città; sono spazi da
percorrere che non hanno bisogno di essere arredati, nobilitati dalle stesse
strutture architettoniche che li circondano senza bisogno di elementi accessori
salvo quelli, si ripete, strettamente
necessari.
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